Il 17 Dicembre 1830 in quel di Santa Marta, espirava l’estremo anelito il più grande Rivoluzionario dell’America Latina. Avrete notato che una delle similitudini che contraddistingue i più grandi della storia è la lungimiranza delle loro analisi, semplici o complesse che siano.
Quindi voglio ricordare Simón Bolívar come l’amico molto intelligente, che dopo venti minuti di silenzio seduti al tavolino del bar all’angolo, con poche semplici parole illumina:
“È più difficile mantenere l’equilibrio della libertà che sopportare il peso della tirannia.”
Simón José Antonio de la Santísima Trinidad Bolívar y Palacios de Aguirre, Ponte-Andrade y Blanco
24 luglio 1783 Caracas Venezuela
17 dicembre 1830 Santa Marta Colombia
La libertà è molto più impegnativa della sudditanza.
E’ meglio avere qualcuno che mi dice cosa fare (e cosa pensare) che gestire il mio presente e il mio futuro.
La frase di Bolivar è di un’attualità sconcertante.
Quali sono i “tiranni” di oggi?
Daniele
"Mi piace"Piace a 1 persona
Credo che Bolivar abbia avuto un’altra considerazione della tirannia. La sua non era un’esortazione al ritorno di un Governo dittatoriale, ma un’analisi con la quale constatava che la tanto agognata libertà, una volta conquistata, ha poi bisogno di “check and balance” per non far sì che sfoci in ulteriori autoritarismi (considerando la natura dell’uomo). Per quanto riguardo il mondo di oggi, osservando la scacchiera mondiale, i “tiranni” hanno cambiato appellativo e modus operandi ma non l’ideologia con cui agiscono.
Le Voci.
"Mi piace"Piace a 1 persona